Gli aggregati nel calcestruzzo

Blocchi di cordoli di cemento

Tutti sappiamo che per la realizzazione del calcestruzzo o CLS, occorre miscelare nelle giuste proporzioni cemento, acqua e materiali lapidei, i cosiddetti aggregati.

Gli aggregati sono il componente largamente maggioritario del calcestruzzo, infatti rappresentano la sua ossatura portante e costituiscono circa l’85% del suo peso e il 70% del suo volume.

Questi, chiamati anche inerti, sono costituiti da:

  • Sabbie naturali e ghiaie tondeggianti: estratti dai letti dei fiumi, fondi di laghi o da giacimenti di origine alluvionale e/o glaciali, sono sottoposti solo ad una selezione dimensionale (4-5 mm per le sabbie, 25-30 mm per le ghiaie) e al lavaggio utile per l’eliminazione delle componenti argillose eventualmente presenti;
  • Sabbie artificiali e pietrischi: si ottengono con la frantumazione meccanica di rocce massive estratte da pareti rocciose, oppure attraverso la macinazione di sassi e ciottoli di origine alluvionale, ma che presentano dimensioni superiori a quelle previste per essere utilizzate direttamente nei calcestruzzi.

In un calcestruzzo la sabbia, complessivamente, costituisce circa il 35% del suo volume mentre l’altro 35 %, per arrivare a quel 70% detto sopra, è costituito da ghiaietto e da ghiaia sino a 25 – 30 mm.

Le caratteristiche dell’aggregato determinano in buona misura le proprietà del calcestruzzo sia allo stato fresco che allo stato indurito.

Quale è la funzione dell’aggregato nel calcestruzzo?

  • Responsabile delle proprietà meccaniche
  • Riduce la quantità di legante
  • Riduce il calore di idratazione
  • Riduce il costo del conglomerato
  • Si oppone al ritiro della pasta legante

Gli aggregati possono essere di forma tondeggiante (es. ciottoli di fiume) o spigolosa (da frantumazione). La forma degli aggregati è determinante per la lavorabilità del calcestruzzo fresco. Gli aggregati, inoltre, possono presentare superficie liscia o rugosa; aggregati lisci conferiscono maggiore lavorabilità al calcestruzzo fresco mentre aggregati rugosi determinano resistenze meccaniche maggiori all’impasto indurito, poiché la pasta di cemento vi aderisce meglio.

Esistono infine delle sostanze indesiderate che andrebbero ad alterare la qualità del calcestruzzo, motivo per cui non devono essere presenti:

  • Sostanze organiche: rallentano l’indurimento
  • Silice reattiva: comporta la fessurazione dopo tempo dalla messa in opera
  • Solfati: fenomeni espansivi locali
  • Cloruri: corrosione delle armature in metallo
  • Argille: incidono sull’adesione tra cemento e inerte

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